Mentre la destra arranca si risponda con un new deal – Raffaele Minelli
La destra italiana è in “ebollizione interna” per le conseguenze del coronavirus.
I fatti sono sotto gli occhi di tutti: lo scontro neanche tanto nascosto tra Salvini e la Meloni che arrivano a gesti clamorosi; Fratelli d’Italia si assembra sotto il Parlamento e la Lega occupa la Camera.
Episodi che servono a far vedere “chi è più duro” con il governo Conte e per acquisire consensi a spese ognuno dell’altro.
Berlusconi si distanzia pubblicamente “dai soci” anche perché è la stessa Confindustria che dell’aiuto dell’Unione Europea e dell’intervento pubblico nazionale ha bisogno.
Un padronato che ha chiaro che il sovranismo è “filosofia” per Paesi a dimensione continentale e non per piccole nazioni.
Difficoltà della destra che potrebbero essere sfruttate da una sinistra e/o da una coalizione riformatrice in grado di mettere da parte i protagonismi dei “piccoli leader” per rilanciare una linea che, partendo dalla “crisi del virus”, metta al centro una politica di cooperazione europea per il rilancio dell’economia e il superamento del dualismo storico nord-sud.
E forse prima di ogni cosa scelte solidaristiche e difesa del bene pubblico a partire dalla Sanità e dalla Formazione .
Obiettivi d’intervento prioritari che la gravità di quanto accaduto ha reso ben chiari a tanta parte della popolazione
Raffaele Minelli