ORA OCCORRE CORRERE CONSIDERAZIONI SU CAMPIDOGLIO 2 MUSEO DEI FORI E PRIORITA’ DI GOVERNO DI ROMA PIERO SANDULLI
CONSIDERAZIONI SU CAMPIDOGLIO 2 MUSEO DEI FORI E PRIORITA’ DI GOVERNO DI ROMA
DEL PROF.AVV. PIERO SANDULLI
ORA OCCORRE CORRERE
La consegna, avvenuta lo scorso 21 gennaio, ai Consiglieri comunali di Roma della spilla recante il “logo” di Visioneroma, accompagnata dalla petizione per il rilancio di un progetto, di rilevante crescita culturale della città, relativo al recupero ed alla realizzazione del cosiddetto “Campidoglio 2” con una migliore utilizzazione, quella museale, di alcuni palazzi posti sul Colle capitolino o nei suoi immediati paraggi, non costituisce un evento coreografico, fine a se stesso o, al più, finalizzato a ribadire l’interesse della associazione Visioneroma per le vicende della Capitale, tale cerimonia, invece, era finalizzata a ribadire il ruolo di stimolo che, dalla sua origine, la Associazione ha voluto assumere nei confronti della politica capitolina, indipendentemente dalla gestione di essa.
Posta mano all’emergenza della pulizia urbana e dei trasporti pubblici è ora necessario, per la nuova Giunta comunale, cominciare a riflettere su progetti di grande respiro, i soli in grado di trasformare la città lasciando una traccia indelebile nel futuro di essa.
Quella consegna, dunque, vuole riportare l’attenzione sui tre importanti appuntamenti che attendono questa consigliatura o, per chiarire meglio il tema, su due rilevanti avvenimenti uno certamente già in atto (rispetto al quale occorre stringere i tempi): il Giubileo del 2025; l’altro potenziale, ma al quale è necessario dedicare sin da ora, la massima attenzione: l’Expo del 2030. Inoltre va colta una opportunità che la città non può permettersi di fallire quella costituita dal piano nazionale di ripresa e resilienza (P.N.R.R.), apprestato dall’Unione Europea per rilanciare l’economia nel post-pandemia.
Invero, i fondi del P.N.R.R. costituiscono una occasione che Roma deve, necessariamente, utilizzare al meglio per la Sua trasformazione strutturale, culturale e burocratica.
Per far questo è necessario farsi trovare pronti, nel più breve tempo possibile, semplificando le procedure ed informatizzandole. Eliminando, in tal modo, tutte le sovrastrutture amministrative e burocratiche che nel tempo, anche immotivatamente, si sono realizzate.
E’ noto che non basta ricevere i fondi, ma è necessario dimostrare la capacità di spesa con una seria programmazione che deve muovere da obiettivi di ampio respiro.
La prospettata (da Visioneroma) ricollocazione di una rilevante parte degli uffici pubblici deve, necessariamente, far riflettere anche in merito al rapporto di lavoro dei dipendenti capitolini in un corretto bilanciamento tra il lavoro in presenza e l’attività a distanza, che la pandemia ha dato l’opportunità di realizzare, ma che ora deve essere efficacemente regolamentata.
Questo deve portare a riconsiderare la assegnazione degli obiettivi da attribuire ad ogni singolo dipendente ed il loro perseguimento, che non può più essere valutato con la misura del tempo trascorso in un edificio pubblico anche se infruttuoso per le collettività, è finita l’epoca della battaglia al cappuccino, bisogna attrezzarsi a dar vita a strutture effettivamente al servizio dei cittadini.
Inoltre, sarà necessario, nel più breve tempo possibile, individuare l’ufficio speciale che dovrà attualizzare il programma di investimento dei fondi che perverranno a Roma dal P.N.R.R. e monitorare gli sviluppi dei progetti da finanziare.
Se non si semplificherà la macchina della Amministrazione e se non si individueranno programmi effettivamente finalizzati alla trasformazione della città evitando eventi privi di una concreta sostanza che, a lungo andare, si riceveranno inutili se non dannosi.
Va poi accelerata la soluzione della questione, invero, già posta dal Sindaco, dei poteri della città capitale, sia a Costituzione invariata, attraverso il conferimento di nuove funzioni dalla Regione, che attraverso una modifica della nostra Carta fondamentale, che contempli l’effettivo ruolo della città capitale come “città regione”.
Allo stesso tempo, andranno incrementati i poteri delle municipalità. Deve essere avviato un concreto programma di decentramento interno, avendo il coraggio di assegnare poteri speciali, anche di spesa, ad ogni singola municipalità, in considerazione delle diverse peculiarità di esse.
Dunque, il senso della cerimonia del 21 gennaio, va ricercato nell’impulso che si è voluto dare alla Giunta ed al nuovo Consiglio chiarendo che, finiti i primi mesi di addestramento, i due organismi capitolini debbono iniziare ad operare concretamente al fine di perseguire gli obiettivi che la nostra città auspica e che non possono essere mancati se si vuole cogliere il risultato, promesso agli elettori, di una “Consigliatura costituente”.
PARLIAMONE DAVANTI AD UN CAFFE’ E ALLA SPLENDIDA ROMA
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Visioneroma è stata ben lieta e si è direttamente impegnata in una campagna elettorale il cui esito è stato condiviso e che ci da grandi aspettative e speranze per la nostra città.