CIBO E SVILUPPO URBANO CONVEGNO E PRESENTAZIONE DEL LIBRO IL CIBO E’ POLITICA E TUTTI GLI ARTICOLI E DOCUMENTI DI SEMI E BOCCONI
SEMI E BOCCONI DI GIANFRANCO PICCIONI

La necessità di riflettere sui temi dell’Agricoltura e del Cibo, il pane quotidiano della vita, induce Visioneroma a dar vita, a partire dalla Giornata FAO, dell’alimentazione del 16 ottobre 2025, ad una nuova rubrica sul cibo e la sua filiera che possa contribuire alla crescita della coscienza critica dei Cittadini.
Questa pagina deve essere terreno fertile per semi e pensieri.
Una pagina per comunicare l’ambiente e il cibo a Roma e nel Lazio.
Due saranno i tipi di pubblicazione.
Il seme e il boccone
Il seme è lento e profondo.
Sono articoli o piccoli saggi che richiedono letture e ricerche, interviste ai protagonisti, presentazioni di libri e pubblicazioni. Sia di Piccioni che di altri cittadini o istituzioni, in questo caso, anticipato da sinossi e riportato con il massimo di libertà. Contributi che richiedono tempo per farli maturare e raccogliere.
Il boccone è la minima parte del pasto.
Comincia con il morso, tagliente, incisivo e critico. Suggestioni, notizie veloci, brevi interviste. Seguendo il modello, si diceva lo scorso secolo, della ” spigolatura”. Vedi che c’è il seme. Quindi sottratta dal fluire disordinato dell’alluvione Informativa e segnalata per essere rilevante per la visione di Roma.
CIBO E SVILUPPO URBANO : CONVEGNO CON RELATORI PER VISIONEROMA GIANFRANCO PICCIONI E RENATO GUIDI
LA NOSTRA PROSSIMA INIZIATIVA

Convegno MANAGERITALIA. WHY SHOULD I EAT? (PERCHÉ DOVREI MANGIARE?)
HOTEL LE MERIDIEN VISCONTI ROME. Mercoledì 22 ottobre 2025.
Intervento di Gianfranco Piccioni
DUE DOMANDE:
Roma è per l’ONU la città del Cibo. Il 16 ottobre 2025 nel corso dei festeggiamenti per gli ottanta anni della FAO, il Papa e il Presidente Mattarella hanno valorizzato il cibo e soprattutto stigmatizzato la sua sottrazione per guerra opovertà.
Il Consiglio del Cibo di Roma è un organismo di Roma Capitale, una consulta cittadina, istituita con DeliberazioneAssemblea Capitolina n. 38 del 27 aprile 2021, il successivo regolamento è stato approvato con la Delibera DAC n. 68 del 13 aprile 2023.
Vede la collaborazione di 147 realtà come associazioni(L.117/2017) con università, centri di ricerca, associazionismo della filiera produttiva dall’agricoltura all’artigianato, mercati e ristorazione nello sforzo di mettere al centro dell’azione politica i contenuti della Food Policy.
Gli obiettivi del Consiglio del cibo di Roma sono:
• definire e monitorare la realizzazione della food policy di Roma Capitale;
• proporre politiche, strategie e idee innovative che rendano sostenibili i sistemi alimentari;
• coinvolgere e stimolare la comunità locale nella sua implementazione.
L’agricoltura romana non è un dato residuale del passato, ma una realtà viva, diffusa, produttiva, che occupa oltre 40 mila ettari di superficie agricola e coinvolge centinaia di aziende, cooperative, imprenditori, agricoltori.
L’agricoltura romana è un tessuto connettivo che tiene insieme la città e il suo paesaggio, che custodisce tradizione, sperimenta e innova. È un motore di sostenibilità, inclusione sociale ed economia circolare.
Roma ha scelto di fare rete con le altre città per valorizzare le eccellenze del territorio. Ha aderito all’Associazione Città dell’Olio, all’Associazione Città del Vino e le è stata riconosciuta, da ONAF, la nomina di Città del Formaggio 2025, per il suo lavoro di valorizzazione dei formaggi locali. A febbraio, è stata presentata anche l’eccellenza del Pane di Roma, con il Pane del Giubileo, in collaborazione con l’Associazione Panificatori di Roma.
A Roma sono operative oltre 3.000 aziende agricole, 70 mercati rionali in sede fissa, oltre venti farmers’ markets.
Nella settimana del cibo organizzata per gli ottant’anni della FAO (il 16 ottobre 2025), Roma si conferma protagonista nel panorama internazionale del cibo sostenibile, ricevendo il riconoscimento come migliore città a sostegno del cibo locale nella categoria Best City degli Awards promossi durante l’assemblea della World Farmers Markets Coalition.
Presenta oltre 50 gruppi di acquisto solidale (GAS).
Circa il 32% dell’intera superfice comunale è dedicata alla conservazione di habitat di particolare valore naturalistico.
Roma Capitale assicura quotidianamente il servizio di ristorazione scolastica a 150 mila di bambine e bambini.
Roma ha circa millecinquecento supermercati, potenzialmente capaci di aumentare la distribuzione di cibo locale e sostenibile.
Una food policy a Roma serve, per gestire in modo coerente il sistema alimentare nelle sue tante dimensioni: ambiente, lavoro, trasporti, turismo, industria, salute, ristorazione, povertà, educazione e innovazione.
Il ruolo della ristorazione nella Food Policy Romana.
La ristorazione è il frontline della filiera agroalimentare e può fornire un contributo cruciale per lo sviluppo delle filiere alimentari locali economicamente ed ecologicamente sostenibili.
A Roma ci sono circa ventimila ristoranti e si arriva a circa novantamila con tutte le realtà che offrono cibo e usufruiscono dell’occupazione di suolo pubblico.
Per questo, il futuro piano del cibo necessario all’implementazione della politica del Cibo di Roma, deve basarsi su una strategia che veda il settore della ristorazione vetrina e modello di sostenibilità.
La risposta è sì!
Elenco le opportunità e i nuovi fattori di produzione che uniti ai tradizionali possono rappresentare il “Cibo sfidante “ per i Manager italiani:
L’agricoltura 4.0 ha necessità:
Ci sono per la voglia di impresa e management molti fattori molto università centri di ricerca sono il prezioso aiuto alle nuove imprese.
L’amministrazione di Roma favorisce l’innovazione. Vala la pena ricordare che Roma Capitale, il 22 Marzo 2023 a Palazzo Valentini ha organizzato il Convegno:
“La primavera 4.0 dell’agricoltura romana: innovazione, sostenibilità, crescita”.
Le più importanti aziende e start-up romane del settore agricolo innovativo hanno presentato tecnologie e sistemi di Agricoltura 4.0 per migliorare la sostenibilità e l’efficienza delle produzioni.
L’agricoltura 4.0 è il nuovo strumento per l’imprenditoria a giovane ed innovativa.
Valorizzare ogni forma di eccellenza e di sostenere concretamente chi produce.
La sfida è duplice: da una parte, sostenere chi lavora la terra, creando le condizioni favorevoli per l’ingresso dei giovani in agricoltura, per chi vuole investire e innovare, anche facilitando il suo inserimento in una rete di mercati locali; dall’altra, restituire ai cittadini un rapporto diretto con il cibo che mangiano e con il territorio che vivono.
Una Start ap romana il caso di: ACQUAPONICA. THE CIRCLE.
Natura tradizione e tecnologia si fondono in un ecosistema sostenibile.
Oltre 90.000 piante coltivate grazie al nostro sistema acquaponico verticale. Grazie ai nutrienti forniti dai pesci è stato creato un ciclo continuo che purifica l’acqua per una produzione sostenibile, circolare e innovativa, di altissima qualità.
Coltivazione delle migliori varietà vegetali senza generare alcun tipo di scarto riuscendo a valorizzare ogni rifiuto reintroducendolo nel nostro ciclo produttivo.
Nell’impianto acquaponico l’acqua circola dalle vasche dei pesci raggiungendo e fertilizzando le piante, per tornare poi nuovamente pulita ai pesci.
Questo ci consente di recuperare tutta l’acqua che le piante non sono state in grado di assorbire; riducendo del 90% il consumo di acqua per kg di prodotto rispetto all’agricoltura tradizionale.
Attraverso l’accoppiamento dei processi produttivi si crea un ciclo virtuoso e una filiera agricola, energetica ed economica che non produce alcun rifiuto inquinante.
L’acquaponica è una tecnica con la quale vengono accoppiati l’allevamento di pesci e la produzione di insalate ed erbe aromatiche di altissima qualità. Con questo sistema garantisce maggiore resa e maggiore velocità di crescita delle piante coltivate.
Dati annuali di sostenibilità.
180 litri, d’acqua risparmiati per kg di prodotto.
Impronta Carbonica con minore emissione di CO2 all’annopari a 33.000 kg.
Produzione per ettaro il 400% della media su terreno.
Minori emissioni inquinanti – 90% di CO2.

Ottanta anni dalla nascita della FAO
Roma è per l’ONU la città del Cibo. In questa giornata il Papa e il Presidente Mattarella hanno valorizzato il cibo e soprattutto stigmatizzato la sua sottrazione per guerra e povertà.
Povertà che riguarda quasi duecentomila cittadini di Roma.
Le idee e le suggestioni proposte sono semi di dibattito. Siamo, come visioneroma, sempre disponibili al confronto e alla condivisione con le comunità dei cittadini di Roma.
Iniziativa dell’Istituto Nazionale di Sociologia Rurale (INSOR) di mercoledì 15 Ottobre

Alle radici del gusto. Dialoghi tra cucine antiche e sapori di oggi.
Abbiamo partecipato e registrato l’evento, un momento di confronto culturale e gastronomico di grande rilievo che si è tenuto mercoledì 15 ottobre 2025, dalle ore 16 presso Istituto Nazionale di Sociologia Rurale (INSOR) in via dei Rutoli 8 a Roma,
“Alle radici del gusto. Dialoghi tra cucine antiche e sapori di oggi”.
L’evento si inserisce in un programma di incontri dal titolo “Ruralità in dialogo – Storie e Sapori del Lazio”.
Un percorso tra cultura, cibo e comunità per valorizzare il patrimonio agroalimentare regionale finalizzato a raccontare e valorizzare il territorio e le produzioni agroalimentari del Lazio, mettendone in risalto l’identità e favorendo la costruzione di un’immagine riconoscibile, univoca e vincente.
L’incontro dà risposte a domande sul cibo.
Il cibo e la storia gastronomica di Roma e complessa e ha la singolarità documentata di continuità dal terzo secolo a.C..
Le domande che gli storici e gli esperti presenti hanno dato risposta:
Quello che ora consideriamo tradizione gastronomicasecolare di Roma è invece molto più recente?
Perché nelle ricette e cucina di Roma, fino alla fine del diciannovesimo secolo, non c’era il maiale?
Perché il maiale e le sue prestazioni a Roma si chiamano norcineria?
La cucina e gastronomia di Roma versus quella di Parigi, quali sono le differenze storiche e salutari?
La cucina di Roma, come visione, va verso accademia come la cucina di Parigi?
L’Accademia della Cucina di Roma deve fare tesoro delpatrimonio scientifico prodotto dalle numerosissimeuniversità e centri di ricerca che sono a Roma?
Roma è l’unica città che ha un quartiere del cibo dal terzo secolo a.C.?
Roma è la capitale della Dieta Mediterranea?
Altri stimoli e suggestioni giustificano l’ascolto e l’interesse per questa prima importante occasione per approfondire, fuori dai sommari reels che girano in rete.
Al tavolo hanno preso parte:
Introduzione Alessandra De Seneen (Segretario Generale dell’INSOR)
Domenicantonio Galatà (Food Advisor),
Federico Medici (Presidente INSOR),
Marco Morello (chef del “Collettivo gastronomico Testaccio”),
con la moderazione di Roberto Reali (CNR).
Con l’intervento di Mauro Secondi (CSA)
L’evento invita a un viaggio nel tempo attraverso piatti e prodotti che raccontano la continuità della cucina laziale dai Romani ai giorni nostri.
Passando alle ricette raffinate del XIV e XV secolo, verranno esplorati i legami che uniscono la tradizione gastronomica di ieri alle esperienze culinarie contemporanee, per restituire al pubblico un patrimonio poco conosciuto e mostrare come la storia del gusto abbia contribuito a plasmare l’identità di Roma e del Lazio.
Le trasformazioni sociali e culturali del cibo, sono al centro di un dibattito che vuole ripensare modalità e trattamenti del cibo anche sulla base di una tradizione storica che sta assumendo un ruolo sempre più importante nella ricerca di una definizione della cucina italiana.
Con questa iniziativa INSOR inaugura un nuovo percorso di eventi dedicati alla valorizzazione delle culture rurali e gastronomiche, riaffermando il ruolo centrale della ricerca e della divulgazione per la crescita della memoria collettiva.
La necessità di riflettere sui temi dell’Agricoltura e del Cibo
20 Ottobre 2025
Roma è una città di contraddizioni e potenzialità.
Siamo, come Visioneroma, da sempre con Roma Capitale nel Consiglio del Cibo.
Il Consiglio del Cibo di Roma è una consulta cittadina, istituita con Deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 38 del 27 aprile 2021, il successivo regolamento è stato approvato con la Delibera DAC n. 68 del 13 aprile 2023.
Vede la collaborazione di 147 realtà associative (L.117/2017) dell’ università, di centri di ricerca, dell’associazionismo della filiera produttiva dall’agricoltura all’artigianato, di mercati e ristorazione, tutti uniti nello sforzo di mettere al centro dell’azione politica i contenuti della Food Policy.
Gli obiettivi del Consiglio del cibo di Roma sono:
• definire e monitorare la realizzazione della food policy di Roma Capitale;
• proporre politiche, strategie e idee innovative che rendano sostenibili i sistemi alimentari;
• coinvolgere e stimolare la comunità locale nella sua implementazione.
Roma è tra i più grandi comuni agricoli d’Europa.
L’agricoltura romana non è un dato residuale del passato, ma una realtà viva, diffusa, produttiva, che occupa oltre 40 mila ettari di superficie agricola e coinvolge centinaia di aziende, cooperative, imprenditori, agricoltori. È un tessuto connettivo che tiene insieme la città e il suo paesaggio, che custodisce tradizione, sperimenta e innova. È un motore di sostenibilità, inclusione sociale ed economia circolare.
Roma, inoltre, ha scelto di fare rete con le altre città per valorizzare le eccellenze del territorio. Ha aderito all’Associazione Città dell’Olio, all’Associazione Città del Vino e le è stata riconosciuta, da ONAF, la nomina di Città del Formaggio 2025, per il suo lavoro di valorizzazione dei formaggi locali.
A febbraio, è stata presentata anche l’eccellenza del Pane di Roma, con il Pane del Giubileo, in collaborazione con l’Associazione Panificatori di Roma.
Si tratta di valorizzare ogni forma di eccellenza e di sostenere concretamente chi produce.
La sfida è duplice: da una parte, sostenere chi lavora la terra, creando le condizioni favorevoli per l’ingresso dei giovani in agricoltura, per chi vuole investire e innovare, anche facilitando il suo inserimento in una rete di mercati locali; dall’altra, restituire ai cittadini un rapporto diretto con il cibo che mangiano e con il territorio che vivono.
Qui si trovano oltre 3.000 aziende agricole, 70 mercatirionali in sede fissa, oltre venti farmers’ markets. Nella settimana del cibo organizzata per gli ottant’anni della FAO, Roma si conferma protagonista nel panorama internazionale del cibo sostenibile, ricevendo il riconoscimento come migliore città a sostegno del cibo locale nella categoria Best City degli Awards promossi durante l’assemblea della World Farmers Markets Coalition.
Presenta oltre 50 gruppi di acquisto solidale (GAS).
Circa il 32% dell’intera superfice comunale è dedicata alla conservazione di habitat di particolare valore naturalistico.
Roma Capitale assicura quotidianamente il servizio di ristorazione scolastica a 150 mila di bambine e bambini.
Roma ha circa millecinquecento supermercati, potenzialmente capaci di aumentare la distribuzione di cibo locale e sostenibile.
La povertà alimentare, che nella Capitale riguarda circa il 7% pari duecento mila cittadini.
Una food policy a Roma serve, per gestire in modo coerente il sistema alimentare nelle sue tante dimensioni: ambiente, lavoro, trasporti, turismo, industria, salute,ristorazione, povertà, educazione e innovazione.
Il ruolo della ristorazione nella Food Policy Romana.
La ristorazione è il frontline della filiera agroalimentare e può fornire un contributo cruciale per lo sviluppo delle filiere alimentari locali economicamente ed ecologicamente sostenibili.
A Roma ci sono circa ventimila ristoranti e si arriva a circa novantamila con tutte le realtà che offrono cibo e usufruiscono dell’occupazione di suolo pubblico.
Dal 2022 Visioneroma collabora con il Consiglio del Cibo di Roma, in particolare con il Tavolo 7 Ristorazione, Gianfranco Piccioni e Marco Morello ne sono i coordinatori, eletti dalle circa settanta associazioni del tavolo per acclamazione.
Per questo, il futuro piano del cibo necessario all’implementazione della politica del Cibo di Roma, deve basarsi su una strategia che veda il settore della ristorazione vetrina e modello di sostenibilità.
L’ispirazione viene alla Carta di Milano (MUFPP del 2015) sviluppata a Roma con iniziativa dal basso e formalizzata dalla politica, infatti il Consiglio del Cibo di Roma è una consulta cittadina, istituita con Deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 38 del 27 aprile 2021, il cui regolamento è stato approvato con la successiva Deliberazione n. 68 del 13 aprile 2023 (RM).
Azioni di Food Policy che devono vedere la ristorazione sostenibile romana attrice principale.
Questi i punti qualificanti delle politiche decise dall’adesione al Patto di Milano(MUFPP) e declinate nelle DAC di Roma:
Proporre e educare il cliente a diete sostenibili (MUFPP)
Incrementare la specificità della produzione e della cucina romana evidenziando la tradizione Giudaica/Romana e Testaccina. (RM)
Formare, per mezzo del cibo esperienziale, i cittadini ai temi della food policy. ((MUFPP e RM)
Rafforzare la filiera corta ((MUFPP e RM)
Garantire un reddito equo ai produttori e agli operatori del settore agroalimentare, ((MUFPP e RM)
Ridurre gli sprechi e le perdite alimentari ((MUFPP e RM)
Prevenire fenomeni di sfruttamento lavorativo. ((MUFPP))
Aumentare l’accesso al mercato per i piccoli e medi produttori locali ((MUFPP e RM)
Nella ristorazione romana favorire l’uso dei prodotti stagionali, coltivati localmente con tecniche agroecologiche. e Orti urbani (RM)
Gli spazi degli esercizi pubblici, oggi troppo spesso invadenti e rumorosi spesso conflittuali con abitanti e amministrazione devono trasformarsi in luoghi sostenibilità di sviluppo economico, di consumo di cibo ecologico, di cultura gastronomica e socialità e di educazione alimentare.

