Premio Gianni Borgna
IL NUOVO LOGO DEL CONCORSO FOTOGRAFICO RISERVATO AI GIOVANI E DEDICATO A GIANNI BORGNA (SECONDA EDIZIONE)
IL CONCORSO SI CHIAMERA’ “PREMIO GIANNI BORGNA” ED E’ ORGANIZZATO INSIEME A PALAEXPO
Avviata la richiesta di patrocinio al Comune di Roma. Di seguito i documenti allegati alla richiesta con una sintesi dell’evento
CONCORSO FOTOGRAFICO DEDICATO A GIANNI BORGNA: INIZIA IL PERCORSO ATTUATIVO DELLA NUOVA EDIZIONE CHE SI CHIAMERA’ “PREMIO GIANNI BORGNA”
PRESSO LA GALLERIA “LA VACCHERIA” VIA GIOVANNI L’ELTORE 35 DUE MOSTRE D’ANTEPRIMA DEL PREMIO
MARTEDI’ 20 MAGGIO 2025 ORE 18,00
VISIONEROMA RINGRAZIA IN PARTICOLARE LA PRESIDENTE DEL IX MUNICIPIO TITTI DI SALVO CHE HA RESO POSSIBILE L’INIZIATIVA
Nell’ambito delle attività organizzate da Visioneroma, si inaugurano il 20 maggio alle ore 18 presso la galleria La Vaccheria le mostre di Ri-scatti e Keno/Bamako, che anticipano il concorso fotografico “Premio Gianni Borgna”.
Il progetto si muove per costruire un disegno complessivo sulla città di Roma, utilizzando la fotografia come strumento espressivo, capace di interpretare gli spazi urbani attraverso gli occhi di chi li vive, e di restituire la memoria di cambiamenti e stratificazioni complesse che la storia, passata e contemporanea, lascia in una città in continua trasformazione.La registrazione riporta l’inaugurazione presso il centro congressi La Vaccheria delle due mostre fotografiche “Riscatti Aspettando il presente Roma 2025 lo sguardo della gernerazione Z” e “Kene Bamako Lo sguardo dei giovani di Kanadjiguila” che costituiscono l’anteprima del “Premio Gianni Borgna”, nuova edizione del Concorso Fotografico dedicato all’indimenticato Assessore alla Cultura di Roma Gianni Borgna.
Partecipano la Presidente del IX Municipio Titti Di Salvo, Marco De Logu, presidente di Palaexpo, il presidente di Visioneroma Claudio Minelli, Stefano Corso presidente di Ri-Scatti e Rina Ciampolillo di Riscatti. Intervengono in coda all’evento Luisa Laurelli, assessore ai servizi sociali del IX municipio e Gabriele Gandelli e Michelangelo Guzzardi di Visioneroma.
LO SGUARDO DELLA GENERAZIONE Z
Per cinque mesi, otto ragazze e sette ragazzi si sono immersi in un laboratorio di fotografia: due ore settimanali in aula guidati da fotografi professionisti, docenti di Ri-scatti, e una macchina fotografica come compagna costante. Il compito assegnato era apparentemente semplice: “Raccontare agli adulti cosa significa essere adolescenti oggi”.
I 15 ragazzi sono seguiti dal Centro Diurno Sabrata P.I.P.S.M. Polo est della ASL Roma 1, servizio che si occupa in modo preventivo e con interventi terapeutici precoci, delle situazioni a rischio psicopatologico di ragazzi di età compresa tra i 14 e i 25 anni.
Da questa richiesta sono emersi mondi interiori sorprendenti, fatti di paure, fragilità, ma anche una straordinaria fierezza nel cercare il proprio posto in un contesto spesso dominato da incertezze esistenziali. E da questi scatti un’anteprima di mostra “Ri-scatti. Aspettando il presente. Roma, 2025: lo sguardo della generazione Z” ospitata fino al 1° giugno presso gli spazi de La Vaccheria.
Ri-Scatti ODV (www.ri-scatti.it) è un’associazione di volontariato fondata nel 2014. Utilizza la fotografia per promuovere l’integrazione sociale e offrire opportunità di riscatto a persone in situazioni di fragilità sociale o sanitaria. Organizza laboratori fotografici guidati da professionisti, mostre e raccolte fondi per sostenere cause sociali. I progetti hanno affrontato negli anni temi come immigrazione, bullismo, situazione carceraria, disturbi del comportamento alimentare e identità di genere, sensibilizzando il pubblico attraverso le storie dei partecipanti.
KENE/Bamako
LO SGUARDO DEI GIOVANI DI KANADJIGUILA
La mostra raccoglie una selezione di trenta fotografie realizzate dai giovani allievi dello studio KENE di Bamako, in Mali. Fondato nel 2017 da Mohamed Keita con il sostegno della Fondazione Beta ETS, KENE è molto più di un laboratorio fotografico: è un polo di aggregazione, un luogo di crescita e condivisione, pensato per offrire a bambini e ragazzi un’alternativa alla vita di strada o al viaggio. Il nome stesso, “KENE”, che in lingua mandingo significa “Spazio”, esprime la vocazione del luogo come ambiente di cura e relazione sociale. Le immagini esposte invitano il pubblico a scoprire una quotidianità diversa, attraverso lo sguardo fresco e sensibile dei giovani fotografi maliani. Non si tratta di fotoreportage costruiti, ma di ritratti semplici e autentici, che raccontano la vita quotidiana con spontaneità e delicatezza. Paesaggi, volti, colori e incontri diventano frammenti narrativi di una realtà vissuta e condivisa. Allo Studio KENE la macchina fotografica è uno strumento di esplorazione e autoespressione. I ragazzi imparano a osservare con occhi nuovi, a dare voce a ciò che li circonda, e a raccontarsi senza filtri. Le fotografie diventano così un mezzo per farsi vedere, conoscere, ascoltare. “Ho spiegato che nella fotografia la curiosità è importante ma da sola non basta. Serve la volontà di scoprire, l’impegno, il tempo di fare le cose bene.” Mohamed Keita Da giugno 2022 lo spirito di KENE ha trovato casa anche a Roma, nel quartiere Esquilino, dove è stata inaugurata una nuova sede per rendere omaggio alla città in cui Mohamed Keita vive e lavora. Un’estensione naturale del laboratorio nato a Kanadjiguila, che porta con sé la stessa energia, lo stesso desiderio di condivisione, creatività e riscatto.