ROMA CINEMA E CUCINA UNA PROPOSTA CHE VISIONEROMA SOSTIENE

La creatività di Roma Cinema e Cucina tradizionale e sostenibile  dal 1929

Una proposta che Visioneroma sostiene e che attende risposta dall’Amministrazione Comunale.

di Gianfranco Piccioni

Responsabile Ambiente e Alimentazione Visioneroma

 

UN MODELLO UNIVERSALE DI SOSTENIBILITA’CREATIVA.

Ambito di riferimento – Città creative UNESCO Giugno 2025

Obbiettivo strategico: La cultura e la Gastronomia di Roma vantano la nascita storicizzata, più antica del mondo con la presenza, senza soluzione della continuità, a Roma della Comunità ebraica romana dalterzo secolo a.C. con l’abbinamento topologico di un rione che rappresenta il cibo di Roma da più di due millenni “Testaccio”.

La cultura gastronomica romana è l’innovazione continua.

Roma deve avere, per diritto di nascita il giusto riconoscimento universale e quindi UNESCO.

Obbiettivo a breve è linkare il cluster del cinema con la Cultura Gastronomica romana.

A breve tempo valorizzare con il Giubileo: La cultura Gastronomica Romana con i temi della sostenibilità, della qualità e del diritto al cibo, uniti all’educare alla cultura del cibo, anche attraverso la storia dell’arte e l’arte culinaria romana, che saranno centrali per Roma.

La proposta, è quella di proporre ai milioni di pellegrinidel Giubileo una vetrina per la sostenibilità e qualità del bene “cibo”.

Proporre con una dimensione universale le attività che Roma intende promuovere (regole;  qualità dell’offerta del cibo, etc.) e includano educazione al cibo nel rispetto della tradizione millenaria che solo Roma puòvantare.

Come farlo: Si potrà prevedere una Protocollo di impegni che Roma Capitale propone gli operatori e l’associazionismo di settore per evitare che l’evento Giubileo sia il trionfo del “cibo spazzatura” e dello spreco alimentare che Roma deve assolutamenteevitare.

Dettaglio di come fare:

Nell’ambito della Rete delle Città Creative dell’Unesco, creata nel 2004 per promuovere la cooperazione tra le città che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile ed è  divisa in sette aree corrispondenti ad altrettanti settori culturali (Musica, Letteratura, Artigianato e Arte Popolare, Design, Media Arts, Gastronomia, Cinema), si propone l’obiettivo di linkare il cluster del Riconoscimento di Città Creativa del Cinema (ottenuto nel 2015) con la Cultura Gastronomica romana. .

Le 350 città, nei paesi di tutto il mondo, che attualmente fanno parte della rete collaborano per un obiettivo comune: fare della creatività e dell’industria culturale il centro dei loro piani di sviluppo a livello locale e collaborare attivamente a livello internazionale. Tutte le Città Creative sono impegnate nello sviluppo e nello scambio di buone pratiche innovative per rafforzare la partecipazione alla vita culturale e per integrare la cultura nelle politiche di sviluppo urbano sostenibile. Inoltre, la Rete sostiene gli scambi artistici e il partenariato della ricerca sia con le città della rete che con il settore pubblico e il settore privato. In quanto tali le Città Creative contribuiscono al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Le Città Creative in Italia sono 14 e si suddividono in 7 campi creativi: Biella, Carrara, Fabriano e Como per l’artigianato e l’arte popolare, Alba, Bergamo e Parma per la gastronomia, Bologna, Bolzano e Pesaro per la musica, Roma per il cinema, Torino per il design, Milano per la letteratura e Modena per media arts.

Iniziativa politica su Città Creativa UNESCO “CINEMA E CUCINA TRADIZIONALE SOSTENIBILE DAL 1929” passa per la Valorizzazione, del già ottenuto, nel 2015,  Riconoscimento di Città Creativa del Cinema.  

Il traino e l’occasione potrebbe essere ad ottobre per la Festa del Cinema di Roma, dove può essere proposto il Riconoscimento della Città Creativa UNESCO “CINEMA E CUCINA TRADIZIONALE SOSTENIBILE DAL 1929” in stretta relazione con quello della Città Creativa del Cinema.

Vanno coinvolti assessori alla Cultura, Commercio, Turismo Grandi Eventi oltre che la Assessora al “CIBO” di Roma.

Iniziativa politica e culturale ambiziosa da svolgere anche a Parigi sede UNESCO.

La cultura gastronomica ha la tradizione più antica con la comunità ebraica romana dal terzo secolo a.C., passando alla Cucina dei Papi con Bartolomeo Scappi nel XVI secolo, ma valorizzare intitolando l’iniziativa in ricordo di Ada Boni Giaquinto, grande intellettuale romana, giornalista, formatrice, che ha raccolto e scritto la “Cucina Romana opera certa che ha codificato la cultura gastronomica romana alla data del 1929”. Ada Boni e nata 11 ottobre 1881 e morta il 2 maggio 1973 sempre a Roma. La Rete delle Città Creative ha tra i suoi obiettivi quello di funzionare come laboratorio di idee e di esperienze innovative intese a capitalizzare il potenziale di cultura e creatività per lo sviluppo urbano sostenibile.

Lo Strumento Operativo è presentare il Piano d’Azione, che è valido per 4 anni, in cui il Cinema valorizzi la ultra millenaria Cultura Gastronomica di Roma incoraggiare lo sviluppo di ricerche, collaborazioni, esperienze con le altre Città Creative italiane e mondiali.

Successivamente ogni 4 anni le Città Creative sono tenute a presentare un rapporto di monitoraggio inteso a dimostrare l’impegno verso l’attuazione della missione della Rete.

Roma è all’interno delle Città dell’Olio  è un fatto storico l’adesione alla rete che da quasi 30 anni, unisce più di 400 territori italiani a vocazione olivicola, promuovendo la cultura dell’olio Evo attraverso la formazione e l’organizzazione di grandi eventi, la valorizzazione del paesaggio olivicolo mediante la lotta all’abbandono dei terreni agricoli, il turismo dell’olio con la promozione delle esperienze legate al mondo dell’extravergine, e l’agricoltura sociale incoraggiando l’adozione di buone pratiche, innovative e sostenibili.

Roma aderisce ufficialmente all’Associazione delle Città del Vino che, dopo quella delle Città dell’Olio,  rappresenta la naturale continuazione del percorso di sviluppo della Food Policy che Roma sta portando avanti, attraverso l’elaborazione di un piano capace di riunire cittadini, istituzioni pubbliche, imprese attive all’interno della filiera agro-alimentare, associazioni e organismi del terzo settore, università, enti di formazione e istituti di ricerca. Roma e la sua agricoltura periurbana riconquista il ruolo nuovamente di protagonista nelle politiche di sviluppo della produzione agricola ed enogastronomica di qualità.

UNESCO e Cultura Gastronomica Romana.Aggiornamento evoluzione politica.

Aggiornamento al 25 giugno 2025. In particolare di seguito viene riportato la Mail inviata, giovedì 24 aprile 2025,  agli Ass. Sabrina Alfonsi e Massimiliano Smeriglio di Roma Capitale e alla delegata alla Cultura di Città Metropolitana, Tiziana Biolghini. Non si è ancora ottenuto l’appuntamento richiesto. Ci sono stati contatti informali ed esplorativi.

Oggetto: UNESCO. Valorizzazione della Cultura Gastronomica di Roma. Richiesta di incontro.  

Si chiede alle SS.LL. di concederci un incontro congiunto per sviluppare e valorizzare la “Cultura Gastronomica di Roma”. 

Come è noto, nella recente visita, i reali di Inghilterra hanno valorizzato, con Testaccio,  il cibo come valore culturale di Roma. Ribadito nei giorni scorsi dal convegno FAO . 

Nell’ambito del Consiglio del Cibo di Roma i sottoscritti, Marco Morello e Gianfranco Piccioni, hanno sviluppato negli ultimi tre anni un progetto per la valorizzazione della Cultura gastronomica di Roma per mezzo dei riconoscimenti UNESCO, già ottenuti da Roma, in particolare con la Città Creativa per il cinema ottenuta nel 2015.

L’UNESCO promuove la sinergia e l’integrazione delle città che hanno ottenuto l’ambìto riconoscimento di Città Creativa.

Roma ha una Cultura Gastronomica con basi storiche dal secondo secolo a.C.

Con la “Cucina Romana 1929”  A. Boni, ante litteram, è Cucina Mediterranea. Quindi prima che la Cucina Mediterranea venisse scoperta dai noti coniugi americani.

Roma può aspirare ad un ruolo di primo piano, nel riconoscimento dall’UNESCO della Cucina Mediterranea, come modello di salute e buon vivere. 

Chi siamo: Il Consiglio del Cibo si articola in otto tavoli tematici che hanno lo scopo di produrre politiche di settore.

Il Tavolo 7 Ristorazione è un gruppo di lavoro di poco più di trenta persone, formato da professionisti, operatori, enti di ricerca, università e rappresentanti delle associazioni professionali.

Questo è coordinato dallo chef Marco Morello del Collettivo Gastronomico di Testaccio, parte gastronomica della Città dell’altra Economia (CAE) e dallo scrivente Gianfranco Piccioni dell’associazione www.visioneroma.it 

Nell’ambito della collaborazione con Visioneroma sono disponibili nel sito innumerevoli contributi documentali e visivi delle iniziative, nel merito già attuate, negli scorsi anni. 

Restiamo in attesa di convocazione. 

Marco Morello e Gianfranco Piccioni

 



Nel 2024 è stato pubblicato un interessante rapporto, denominato “Impact of the UNESCO Creative Cities Network at local, national & international level” che, analizzando le buone pratiche e raccogliendo testimonianze, dimostra come la Rete delle Città Creative funzioni non solo come piattaforma preziosa per l’innovazione istituzionale ma anche come facilitatore del coinvolgimento dei governi municipali e regionali nelle sfide e nei dibattiti internazionali, rafforzando l’impegno degli attori, delle comunità e degli individui.

Nel corso della XVI Conferenza Annuale delle Creative Cities dell’UNESCO, il 2 luglio 2024 le Creative Cities hanno approvato il Manifesto di Braga , un documento cruciale che evidenzia l’impegno a livello locale verso l’implementazione della Dichiarazione MONDIACULT 2022  e concretizza una visione condivisa della cultura come obiettivo autonomo del post Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile.

Attualmente in Italia le città creative sono 14:

2006 Bologna (musica)
2013 Fabriano (artigianato e arte popolare)
2014 Torino (design)
2015 Roma (cinema)
2015 Parma (gastronomia)
2017Milano (letteratura)
2017 Pesaro (musica)
2017 Carrara ((artigianato e arte popolare)
2017 Alba (gastronomia)
2019 Biella (artigianato e arte popolare)
2019 Bergamo (gastronomia)
2021 Como (artigianato e arte popolare)
2021 Modena (media arts)
2023 Bolzano (musica)

La Politica Proposta si può sviluppare con:

Il Progetto da copiare e migliorare.

Pani delle Città Creative https://breadsofcreativecities.org/

Breads of the Creative Cities è un progetto in corso della CK Foundation in collaborazione con Tucson City of Gastronomy.  (vedi allegato A)

Il progetto si ispira allo spirito della Dichiarazione Universale dell’UNESCO sulla Diversità Culturale del 2001, che afferma che “Il rispetto per la diversità delle culture, la tolleranza, il dialogo e la cooperazione, in un clima di fiducia e comprensione reciproca sono tra le migliori garanzie di pace e sicurezza internazionale”. 

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