IL LAVORO, UN LIBRO, PREGIUDIZI, IDEE E ASPETTATIVE FORUM DI VISIONEROMA REGISTRAZIONI VIDEO
IL LAVORO, UN LIBRO, PREGIUDIZI, IDEE E ASPETTATIVE
ISTITUZIONI, SINDACATI, ESPERTI DISCUTONO DEL LAVORO DI OGGI E DOMANI PARTENDO DAL LIBRO “IL LAVORO CHE C’E’ ” PRESENTI GLI AUTORI PATRIZIA BARATTO E ROBERTO GIULIANO E STUDENTI DEL LICEO PINIO SENIORE
REGISTRAZIONE VISIONEROMA
REGISTRAZIONE DELLA DIRETTA DI RADIORADICALE
Registrazione video del dibattito dal titolo “Presentazione del libro “Il lavoro che c’è e il reddito di cittadinanza” di Patrizia Baratto e Roberto Giuliano (Ps Edizioni)”, registrato a Roma lunedì 15 maggio 2023 alle ore 16:35.
Sono intervenuti: Claudio Minelli (presidente dell’Associazione Visioneroma), Patrizia Baratto (consulente HR e parità di genere), Andrea Catarci (assessore alle Politiche del Personale del Comune di Roma, Partito Democratico), Francesco Delzio (consigliere di Amministrazione ANPAL), Natale Di Cola (segretario Generale della Cgil di Roma e del Lazio), Mauro Nori (capo di Gabinetto del Ministero del Lavoro), Roberto Giuliano (sociologo, consigliere del CORECOM Lazio), Giorgio Benvenuto (presidente e fondatore della Fondazione Bruno Buozzi).
Il Forum si terrà nell’Aula Magna della succursale del Liceo Plinio Superiore che si trova all’incrocio tra Via San Martino della Battaglia e Via Palestro.
Sono disponibili vicino numerosi garage e parcheggi.
Visioneroma ringrazia la Dirigente Scolastica del Liceo Dott.ssa Francesca Ortensi per la grande disponibilità che ci ha dimostrato; all’evento saranno invitati a partecipare allieve e allievi degli ultimi anni del Liceo.
IL FORUM
L’interessante libro di Patrizia Baratto e Roberto Giuliano è il pretesto per parlare di lavoro oggi pensando soprattutto ai giovani con l’obiettivo di avvicinarli in maniera consapevole al mercato del lavoro.
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Il tema è oggi più che mai al centro dell’attenzione sulla scia del ricorrente mantra “non si trovano lavoratori”, che necessariamente porta a riflettere sull’importanza di “formare competenze”, quelle giuste per il mercato del lavoro, e investire nei giovani. Il passaggio obbligato è, necessariamente, quello di parlare di lavoro ai giovani in modo efficace, superando stereotipi e, talvolta, anche un’informazione scorretta o incompleta.
Utilizzare in modo appropriato i dati e le analisi disponibili può rivelarsi fondamentale per far comprendere ai ragazzi, ma anche alle loro famiglie, che cosa sta succedendo nel mercato del lavoro, quali sono le trasformazioni in essere e quali sono le prospettive che li attendono per il futuro, orientandoli al meglio nella loro scelta lavorativa.
Ma perché queste informazioni siano davvero efficaci, occorre innanzitutto smantellare alcune false credenze. Veri e propri pregiudizi, o semplicemente idee sbagliate, che troppo spesso rischiano di influenzare l’idea di lavoro che hanno i giovani, alimentando visioni distorte della realtà e arrivando, talvolta, a condizionare scelte e desideri di chi un domani (più o meno lontano) entrerà nel mercato del lavoro.
Ancora più importante è porre attenzione al modo in cui si parla di lavoro ai ragazzi. Può non esserci perfetta sintonia, anche semplicemente per questioni anagrafiche, ma è importante essere consapevoli che ogni narrazione contribuisce a plasmare idee, formare giudizi, costruire aspettative.
Quasi sempre i ragazzi, siano essi adolescenti alle prese con la scelta dell’indirizzo di studio o ragazzi che si stanno per diplomare, hanno ben chiara una propria proiezione nel futuro legata ad un’identità professionale. Comprendono l’importanza e, in un certo senso, l’ineluttabilità dell’essere, prima o poi, a vario modo, dei lavoratori. Non sorprende, infatti, che anche nel caso dei più piccoli, il “che cosa farai da grande” coincida spesso con un più o meno preciso (e genuino) desiderata professionale.
E se è pur vero che il significato che diamo al lavoro non è per tutti lo stesso, che l’idea di lavoro, la sua funzione e ciò che esso rappresenta nella vita delle persone è profondamente cambiato di generazione in generazione, è altresì vero che l’idea di lavoro che ciascuno di noi matura passa inevitabilmente anche attraverso le informazioni che si ricevono, i vissuti e le narrazioni altrui.
È anche per questo motivo che non c’è un momento preciso in cui iniziare ad affrontare i temi legati al mondo del lavoro. Forse, in realtà, non è neppure mai troppo presto. Adottando metodi e linguaggi adeguati è anzi auspicabile avvicinare gradualmente adolescenti e ragazzi al mondo del lavoro. D’altronde non c’è un limite d’età a partire dal quale si possono acquisire competenze che si riveleranno utili anche per il mondo del lavoro. Pensiamo alle competenze digitali, linguistiche, comunicative, alla capacità di lavorare in gruppo, di problem solving, di gestire tempi e compiti assegnati. Quelle “competenze trasversali” oggi tanto spesso invocate da aziende e recruiter di tutto il mondo e che sembra possano fare davvero la differenza anche nel mercato del lavoro del futuro.
Un mercato del lavoro che per molti ragazzi sarà decisamente diverso da quello di oggi e che neppure le migliori previsioni statistiche sono in grado di descrivere dettagliatamente. Oggi non possiamo sapere da qui ai prossimi cinque o dieci anni quali saranno gli ambiti con le migliori prospettive occupazionali – in questo l’epidemia ancora in corso ci ha fatto ben comprendere quanto basti poco a cambiare in maniera rilevante obiettivi e prospettive. Del resto, non ha neppure molto senso chiedersi (come troppo spesso avviene) “quali professioni saranno le più richieste dal mercato del lavoro del futuro”, tanto più se questa informazione deve essere utilizzata al fine di orientare le scelte formative di oggi. Risulta, invece, più utile chiedersi quali competenze e quali capacità saranno fondamentali.
Ecco che allora, con questa prospettiva, gli studi, le analisi, i dati (se adeguatamente utilizzati) possono sicuramente aiutare a capire come sta cambiando il mercato del lavoro e quali sono le trasformazioni in atto. Certamente sono fondamentali per comprendere quale sia il contesto nel quale oggi ci stiamo muovendo ma tramite essi possiamo anche cercare di capire in quale direzione stiamo andando. Senza aspettarsi da essi improbabili capacità predittive, ci possono aiutare a comprendere la traiettoria delle trasformazioni in atto, indicandoci possibili percorsi e suggerendoci una dote minima di equipaggiamento di cui dotarsi.
In questo senso diventa strategico attivarsi il prima possibile e già all’interno del percorso scolastico avviare azioni volte a formare giovani capaci e pronti, se lo vorranno, a entrare nel mercato del lavoro in maniera consapevole.
Nel fare ciò, il sistema pubblico dei servizi per l’impiego può svolgere un ruolo importante. Ciò significa, innanzitutto, spiegare ai giovani, con linguaggio semplice ed esempi pratici, le caratteristiche, le peculiarità territoriali, i meccanismi di funzionamento e i soggetti che prendono parte al mercato del lavoro. In secondo luogo, fornire loro gli strumenti per affacciarsi in maniera efficace e consapevole nel mondo del lavoro, a partire dall’importanza di un buon curriculum vitae. Ma se, come ribadito, fondamentale è non solo “cosa” si dice ai ragazzi ma anche e soprattutto “come” glielo si racconta, è necessario formare in maniera altrettanto adeguata anche gli insegnanti e gli operatori che dovranno affiancarli nel loro percorso di uscita dalla scuola e (forse) di ingresso nel mondo del lavoro, aiutandoli a sfatare gli stereotipi che lo circondano.
Solo accettando questa vera e propria “sfida educativa” riusciremo a comunicare in modo corretto il “lavoro” ai giovani e potremo iniziare, oggi, a “plasmare” i lavoratori di domani.
I DATI ISTAT SULL’OCCUPAZIONE ITALIANA
A gennaio 2023 prosegue l’aumento del numero di occupati che arriva a superare 23milioni e 300mila.
Rispetto a gennaio 2022, la crescita (+459mila unità) caratterizza i dipendenti permanenti e gli autonomi, mentre il numero di dipendenti a termine è inferiore di quasi 50mila unità.
Rispetto a dicembre 2022, il tasso di occupazione sale al 60,8% (+0,1 punti), quello di disoccupazione al 7,9 (+0,1 punti), mentre scende al 33,9% il tasso di inattività (-0,2 punti).
A gennaio 2023 prosegue l’aumento del numero di occupati che arriva a superare 23milioni e 300mila.
Rispetto a gennaio 2022, la crescita (+459mila unità) caratterizza i dipendenti permanenti e gli autonomi, mentre il numero di dipendenti a termine è inferiore di quasi 50mila unità.
Rispetto a dicembre 2022, il tasso di occupazione sale al 60,8% (+0,1 punti), quello di disoccupazione al 7,9 (+0,1 punti), mentre scende al 33,9% il tasso di inattività (-0,2 punti).
ILMERCATO DEL LAVORO A ROMA
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Andrea Catarci
Assessore alle Politiche del Personale, al Decentramento, Partecipazione e Servizi al Territorio per la Città dei 15 minuti. 52 anni, laureato in Scienze politiche, è stato vicepresidente della Scuola universitaria per la formazione politica “Polis” della Link Campus University. Dal 2006 al 2016 è stato presidente con il centrosinistra del Municipio VIII (fino al 2013 Municipio XI). Già segretario della sezione di Rifondazione Comunista del quartiere Garbatella, ha successivamente aderito a SEL, quindi nel 2020 è stato nominato coordinatore del Comitato scientifico di Liberare Roma. Attualmente svolge attività di ricerca e formazione. Alle ultime elezioni ha lavorato al percorso politico “Sinistra Civica Ecologista”, a supporto della candidatura di Roberto Gualtieri.
Francesco Del Zio
Manager, imprenditore, strategic advisor per aziende e istituzioni, scrittore, docente universitario ed editorialista, laureato con lode in Giurisprudenza presso la LUISS Guido Carli dove ha conseguito il Master in giornalismo presso la Scuola RAI di Perugia.
Nel marzo 2023 è stato nominato Consigliere d’Amministrazione di ANPAL Servizi S.p.A, su designazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Nel giugno 2022 nominato dal Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, Project Leader per il “Giubileo 2025”. In ambito accademico è Direttore del Master in Relazioni Istituzionali, Lobby e Human Capital della Luiss Business School, che ha ideato 15 anni fa e che oggi è il punto di riferimento del settore in Italia. In quest’ambito si occupa di analisi sul rapporto pubblico-privato, sui modelli innovativi di gestione del capitale umano e di valorizzazione delle competenze, sulle strategie di comunicazione d’impresa.
Presso la Luiss Business School è Coordinatore Scientifico dell’Executive Program in Gestione delle relazioni con i Consumatori, un progetto accademico e culturale prezioso per coprire il vuoto di formazione esistente nella gestione dei rapporti tra imprese e consumatori. Insegna inoltre presso la SNA, la Scuola Nazionale dell’Amministrazione. Infine fa parte della Faculty del Master in Corporate Communication e Social Strategy del Sole 24 Ore.
Svolge il ruolo di strategic advisor per aziende e istituzioni con Digital Horizon, la società innovativa che ha creato nell’ambito della consulenza aziendale e dell’e-learning per supportare le imprese nella generazione di nuove opportunità di business e nella costruzione di un nuovo ruolo nella società e nell’opinione pubblica, mediante l’utilizzo strategico – a livello nazionale e internazionale – delle leve di comunicazione esterna e interna, public affairs e relazioni istituzionali, sostenibilità e impatto sociale, marketing e advertising.
Attraverso commenti e rubriche partecipa al dibattito pubblico: sono editorialista di Avvenire, di RTL 102.5, di QN (ogni lunedì con la rubrica “L’impresa della sostenibilità” per QN Economia), di Prima Comunicazione (ogni mese con la rubrica “Lobby d’Autore”) e di InPiù.
Presidente dell’Associazione La Scossa, think tank composto da imprenditori e manager, accademici e professionisti che elabora analisi e proposte innovative a supporto delle politiche economiche e sociali del nostro Paese, e membro del Comitato Scientifico di Symbola-Fondazione delle qualità italiane.
E’ autore di numerose pubblicazioni a partire dal 2007 con la pubblicazione del fortunato pamphletGENERAZIONE TUAREG. Giovani, flessibili e felici, edito da Rubbettino. In seguito ha pubblicatoPOLITICA GROUND ZERO. Lettera d’amore di un giovane tradito (Rubbettino, 2008), LA SCOSSA. Sei proposte shock per la rinascita del Sud(Rubbettino, 2010), LOTTA DI TASSE. Idee e provocazioni per una giustizia fiscale (Rubbettino, 2012), OPZIONE ZERO. Il virus che tiene in ostaggio l’Italia (Rubbettino, 2015) e LA RIBELLIONE DELLE IMPRESE. In piazza, senza PIL e senza partiti (Rubbettino, 2019). Il saggio più recente è LIBERARE ROMA. Come ricostruire il “sogno” della Città Eterna (Rubbettino, 2021). Opzione Zero ha ricevuto il Premio Canova di Letteratura economica e finanziaria.
E’ attivo come imprenditore, attraverso due start up innovative in ambito digitale che ho costituito negli ultimi anni – Maestro.it e Digital Horizon
Giorgio Benvenuto
Il 1° ottobre 1955, a soli diciotto anni, Giorgio Benvenuto si iscrisse alla Uil (Unione italiana lavoratori), fondata nel 1950 dai repubblicani, dai socialdemocratici e dai socialisti autonomisti che si staccarono dalla Cgil. Nel 1969 Benvenuto fu eletto segretario generale della Uilm (Unione italiana lavoratori metalmeccanici). Nel 1972 fondò, insieme a Pierre Carniti (Fim-Cisl) e Bruno Trentin (Fiom-Cgil), la Federazione lavoratori metalmeccanici (Flm).
Nel 1976, succedendo a Raffaele Vanni, fu eletto segretario generale della Uil, carica che conservò fino al 1992.
Fin dai primi anni della sua segreteria fu molto attivo a livello internazionale, intessendo rapporti con i sindacati e i dissidenti dei paesi dell’Europa centro-orientale e seguendo da vicino la nascita del sindacato polacco, indipendente e autogestito Solidarność.
Nel corso di questi anni di grandi conflitti sociali e politici, ma anche contrassegnati da un vivace scambio intellettuale, Giorgio Benvenuto ricoprì infatti importanti cariche internazionali: fu vice presidente della Federazione europea dei Metalmeccanici dal 1971 al 1976 e vice presidente della Confederazione europea dei Sindacati dal 1978 al 1981 e dal 1987 al 1990.
Nel 1992 Benvenuto lasciò la segreteria della Uil, in seguito alla sua nomina a Segretario generale del Ministero dell’economia e delle finanze. A febbraio del 1993 fu eletto segretario nazionale del Psi, succedendo a Bettino Craxi. Si dimise dopo soli tre mesi a causa dell’intensificarsi della crisi del partito e delle sue divisioni interne. Nel 1994 Benvenuto fu tra i fondatori, insieme a Giorgio Bogi, Ferdinando Adornato e Willer Bordon, di Alleanza democratica. Eletto deputato nell’aprile del 1996 nello schieramento di centrosinistra dell’Ulivo, fu riconfermato alle elezioni politiche del maggio 2001.
Dal 2006 al 2008 è stato senatore (eletto nuovamente con l’Ulivo) e presidente della Commissione finanze. Nel 2007 aderì al gruppo dei Democratici di sinistra, partecipando all’atto costitutivo del Partito democratico (Pd) a Firenze, nel corso degli Stati generali della sinistra.
Da 1995 al 2018 ha insegnato materie fiscali presso la Scuola di Polizia tributaria della Guardia di Finanza.
Giornalista pubblicista dal 1965, Benvenuto è autore di innumerevoli pubblicazioni su vari aspetti del sindacato, sullo Statuto dei lavoratori, la sanità pubblica, la laicità delle istituzioni.
Nel 2003, su iniziativa sua e di altri, è stata istituita a Roma la Fondazione Bruno Buozzi, con l’obiettivo di rendere fruibile il patrimonio documentario sindacale italiano, europeo e internazionale della Uil e favorire studi, ricerche, seminari e convegni. Dal maggio dello stesso anno Benvenuto ne è divenuto presidente. Dal 2015 al 2018 è stato presidente della Fondazione Pietro Nenni.
Mauro Nori
Capo di gabinetto della Ministra del Lavoro Marina Calderone
E’ stato direttore generale dell’Inps tra il 2010 e il 2015. E’ laureato in giurisprudenza all’Università degli studi di Firenze, magistrato della Corte dei Conti, Direttore Generale dell’Inps dal 2009 al 2015, è stato Vice Capo di Gabinetto presso il ministero dell’Economia e delle Finanze e Direttore generale della Consob.
Autore di saggi e pubblicazioni.
Natale Di Cola
Palermitano, classe ‘83, dal 2012 ha ricoperto l’incarico di Segretario Generale della Fp Cgil di Roma e Lazio, fino al 2019, anno in cui è stato eletto Segretario Confederale della Cgil di Roma e del Lazio, seguendo importanti parti delle politiche contrattuali e di sviluppo. Il 2 febbraio 2023 è stato eletto Segretario Generale della Cgil di Roma e Lazio al termine dei lavori del VII Congresso della Cgil di Roma e Lazio.