Visioneroma con Paola Comencini

Visioneroma con Paola Comencini

Visioneroma ha incontrato la scenografa e costumista Paola Comencini, che ricorda come,  proprio questa attività, consenta di conoscere luoghi e persone di tutti i quartieri, riportando una esperienza sociale ed una conoscenza profonda del diffuso degrado urbano che raramente fa notizia.

Paola Comencini, scenografa e costumista, ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra cui il Nastro d’argento e due David di Donatello come migliore scenografo. Ha lavorato in numerosissimi film e serie televisive di successo

 

 

Paola Comencini

E’ nata a Roma. Ha frequentato il liceo francese e la facoltà di Architettura di Roma. Ha iniziato a lavorare nel cinema sia nel reparto costumi che in scenografia, qualifica che poi ha scelto definitivamente abbandonando i costumi. Ha collaborato agli ultimi film di suo padre Luigi Comencini tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta. Ha poi proseguito la sua carriera come production designer. Ha lavorato principalmente per il cinema ma anche per la televisione e per il teatro. Ha frequentato i generi più diversi, la commedia, i film drammatici, moderni e in costume, sia per il cinema che per la televisione. È stata candidata a diversi premi e, in particolare nel 2005, con il film Romanzo Criminale le sono stati assegnati il David di Donatello, il Ciak d’oro e il Premio 35mm. Successivamente ha lavorato nelle due stagioni della serie Romanzo Criminale. Negli ultimi anni ha lavorato in tre stagioni della serie Rai Tutto può succedere, nella seconda stagione di Suburra – La serie, nel film di Daniele Luchetti Io sono Tempesta, nella serie Oriana con Marco Turco, nei film Latin Lover e Qualcosa di nuovo di Cristina Comencini, e per altri spettacoli teatrali. Con Francesca Comencini aveva collaborato diverse volte: Mi piace lavorare (Mobbing), A casa nostra, Lo spazio bianco, Un giorno speciale. E in ultimo, nella serie Luna Nera, diretta, oltre che da Francesca Comencini, da Susanna Nicchiarelli e Paola Randi

Con la sua naturale sensibilità sociale ed umana, è stata portata dal suo lavoro a conoscere ogni zona di Roma, dalle più ricche, alle più modeste, quelle delle periferie dove si toccano con mano le assenze e le privazioni che bambini ed intere famiglie sopportano ancora oggi a Roma.

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