TRANSIZIONE ENERGETICA: OPPORTUNITA’ PER GLI AMMINISTRATORI DELLA CITTA’ GIAMPIETRO RAVAGNAN

TRANSIZIONE ENERGETICA OPPORTUNITA’ PER GLI AMMINISTRATORI DELLA CITTA’
Il decreto del Ministro Picchetto Fratin segna un importante passo per la transizione energetica verso un largo impiego delle energie rinnovabili e deve diventare un patrimonio di conoscenza condiviso sia per i privati ma soprattutto  per le PA che hanno a disposizone spazi incommensurabili per l’installazione di impianti fotovoltaici con connesso accumulo per le proprie esigenze energetiche.
Un largo impiego di impianti FTV sui tetti delle Scuole  è un  impegno prioritario dei Comuni e delle Provincie che sono titolari degli edifici coinvolgendo in queste iniziative alunni e famiglie nei progetti, ove possibile, di  formazione delle  CER e di una moderna coscienza ambientale volta a diminuire il consumo di combustibili fossili climalteranti*.
In questa sfida  vi sono grandi opportunità per nuove professionalità mettendo la Scuola al centro di un processo di transizione tecnologica anche nei loro Territori, processo questo nel quale VisioneRoma  può dare il suo contributo sia sotto gli aspetti regolatori delle CER sia nella sensibilizzazione degli Amministratori dai quali dipende poi la realizzazione degli interventi
Giampietro Ravagnan
* I gas climalteranti sono spesso confusi e sovrapposti ai gas serra. In realtà c’è una differenza, perché mentre i gas serra sono tutti quelli che trattengono calore in atmosfera, i climalteranti sono quelli la cui concentrazione è aumentata per effetto delle nostre azioni e sono quelli che stanno comportando un aumento della temperatura media del pianeta. Nello specifico, climalteranti sono l’anidride carbonica, il metano, l’azoto, i fluorati. Non è climalterante il vapore acqueo che pure costituisce circa i due terzi dei gas serra. Molto spesso però i due termini, gas serra e climalteranti, sono usati come sinonimi.

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ESPERIENZE NELLA CAPITALE

Accordo di consulenza tecnica

(Aprile 2023)

Roma Capitale e la Banca Europea per gli Investimenti hanno firmato un accordo di consulenza tecnica per una significativa ristrutturazione green degli edifici scolastici

Mettere le mani sugli edifici scolastici della capitale per renderli adeguati ai parametri richiesti dalla transizione energetica è compito arduo, e lo comprende subito anche chi non è direttamente coinvolto nella filiera dell’edilizia. Per questo va rimarcato il maxi intervento che sta prendendo forma in queste settimane, e che anzi può già dirsi completato per quanto riguarda la delicata fase del reperimento delle risorse. È infatti recente l’annuncio dell’accordo di consulenza tecnica fra Roma Capitale e BEI, ovvero la Banca Europea degli Investimenti, rivolto appunto alla realizzazione delle opere di efficientamento energetico in oltre 200 istituti scolastici della capitale

Dalla BEI 150 milioni di euro

La consulenza prevede “un’iniezione” di 150 milioni di euro per l’intervento, provenienti dalla relativa linea di credito approvata dalla BEI nello scorso mese di febbraio. A convincere della bontà dell’iniziativa la Banca Europea degli Investimenti c’è anche la stima che indica come la classe energetica degli edifici scolastici coinvolti migliorerà di almeno due categorie, contribuendo a ridurre le emissioni climalteranti di circa 9.900 tonnellate di CO2/anno. Un intervento, come sottolinea l’amministrazione capitolina, “che renderà le 212 scuole coinvolte più ecosostenibili, moderne, efficienti e più vicine alle esigenze di alunne ed alunni, insegnanti e famiglie, fornendo un importante contributo all’impegno di Roma per il contrasto del cambiamento climatico”.

Ulteriori risorse disponibili

In realtà i fondi provenienti dalla BEI rappresentano soltanto una parte delle risorse disponibili per questo efficientamento energetico scolastico, considerato che vanno a sommarsi ai 200 milioni di euro previsti nel Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS Roma), siglato a luglio 2022 da Roma Capitale con il governo, ed ai 42 milioni di fondi PON Metro (il programma operativo nazionale unitario di interventi per lo sviluppo urbano sostenibile). Il totale delle risorse a disposizione per l’intervento – che rappresenta il maggiore investimento di Roma Capitale nel settore dell’edilizia scolastica negli ultimi decenni – si avvicina quindi ai 400 milioni di euro.

La tipologia degli interventi previsti

Nel dettaglio, gli interventi previsti interesseranno asili nido, scuole materne, primarie e secondarie di primo grado, istituti che sono situati in tutti i municipi della città. Roma Capitale ha già dato il via il mese scorso alla fase della progettazione degli interventi che riguardano le prime 111 scuole. Si tratta di opere di efficientamento energetico relative alla riqualificazione termica degli edifici, la sostituzione degli infissi, degli impianti di condizionamento e di quelli per l’illuminazione (sostituiti con nuovi impianti a tecnologia Led). Ed ancora, Roma Capitale prevede investimenti anche per l’installazione di impianti basati sull’energia rinnovabile, come fotovoltaico, pannelli solari termici per l’acqua calda e pompe di calore.


 

In arrivo 390 mln per rendere ecosostenibili 200 scuole romane

(Luglio 2022)

Sottoscritto  in sala Giulio Cesare l’adesione al Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) Roma. A sottoscrivere il documento Roma Capitale, presidenza del Consiglio dei ministri – ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, ministero dell’Economia e delle Finanze, ministero della Transizione Ecologica, ministero dell’Istruzione, Regione Lazio e Agenzia Nazionale per l’Attrazione e lo Sviluppo d’Impresa S.p.A (lnvitalia).

Il progetto permetterà di trasformare – a valere su risorse già individuate – 212 tra nidi, scuole dell’infanzia, elementari e medie di Roma in strutture ecosostenibili, efficienti e più vicine alle esigenze di giovani e famiglie.

Grazie al lavoro congiunto del dipartimento coordinamento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana, dei 15 municipi interessati e con il supporto dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, è stato possibile selezionare le strutture scolastiche su cui intervenire perché bisognose di interventi di efficientamento energetico.

Gli interventi che saranno messi in campo vanno dalla sostituzione di infissi e caldaie obsolete all’istallazione di pannelli fotovoltaici e di solare termico, dalla realizzazione del “cappotto” al cosiddetto relamping, ovvero il passaggio a illuminazione a led.

Gli obiettivi sono quelli relativi al risparmio energetico, alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti e al generale miglioramento delle condizioni di comfort e sostenibilità. Le scuole dovranno migliorare di classe energetica con il conseguente alleggerimento dei costi delle bollette.

Il Cis potrà contare su un primo finanziamento di 200 milioni di euro che interesserà 111 scuole che il ministro per il Sud e la Coesione territoriale ha stanziato nell’ambito del Fondo Sviluppo e Coesione 2021/27. Previsti investimenti da 11 a 13 milioni di euro circa per ogni municipio: 6 scuole (I Municipio), 9 (II Municipio), 9 (III Municipio), 7 (IV Municipio), 8 (V Municipio), 12 (VI Municipio), 5 (VII Municipio), 7 (VIII Municipio), 4 (IX Municipio), 6 (X Municipio), 8 (XI Municipio), 7 (XII Municipio), 8 (XIII Municipio), 8 (XIV Municipio) e 7 (XV Municipio).

Spiccano gli oltre 7 milioni di euro per gli interventi nella scuola Elementare di via Monte Zebio (I Municipio), i quasi 5 milioni nell’IC di Piazza Winckelmann (II), gli oltre 3 milioni per la Scuola Media di via Don G. M. Russolillo (III), i circa 3,6 milioni per la centrale termica del 176° C.lo Colli Aniene (IV), gli oltre 2,8 milioni per l’Elementare di via Olcese (V), gli oltre 2,7 milioni per la Media D. Savio in via Casale Finocchio (VI) e gli oltre 3,6 milioni di euro per la Media di via del Fontanile Anagnino (VII). Si prosegue con gli oltre 3,7 milioni per la elementare di via di Grotta Perfetta (VIII), i quasi 3,7 milioni per la Media di via Ardeatina 1274 (IX), gli oltre 3,5 milioni per l’Elementare di via dell’Idroscalo (X), gli oltre 2,6 milioni per la Media di via Casetta Mattei, 279 (XI), gli oltre 4,4 milioni di euro per la Elementare dell’I.C. Carlo Forlanini in via Valtellina (XII), gli oltre 4,6 milioni per la succursale dell’Elementare Maria Capozzi in via Ennio Bonifazi (XIII), i quasi 3 milioni per l’Elementare di via Mazzatinti (XIV) e i circa 3,4 milioni di euro per la succursale dell’I.C. Enzo Biagi in via Orrea (XV Municipio).

La seconda fase di investimenti, da oltre 190 milioni di euro, interesserà 101 scuole, grazie a 42 milioni di euro di fondi europei del PON Metro Plus e a ulteriori 150 milioni di euro che Roma Capitale acquisirà mediante l’accensione di un mutuo. Si completerà in questo modo la dotazione finanziaria complessiva del CIS del valore di circa 400 mln di euro.

Anche in questo caso gli investimenti andranno dai 12 ai 14 milioni di euro per ognuno dei municipi: 4 scuole (I Municipio), 8 (II Municipio), 7 (III Municipio), 6 (IV Municipio), 6 (V Municipio), 9 (VI Municipio), 5 (VII Municipio), 7 (VIII Municipio), 4 (IX Municipio), 9 (X Municipio), 8 (XI Municipio), 6 (XII Municipio), 7 (XIII Municipio), 8 (XIV Municipio) e 7 (XV Municipio).

Nuove risorse o economie di gara potranno aprire una ulteriore fase, che potrebbe riguarderebbe altre 96 strutture.

Le tempistiche per l’attuazione del Cis sono molto serrate: a fine 2022, subito dopo l’approvazione in via definitiva dal CIPESS (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile), sarà possibile avviare con Invitalia le gare di progettazione, consistenti in un accordo quadro per ognuno dei 15 municipi, relativamente ai primi 200 milioni di interventi. Primi cantieri dal 2024 ed entro il 31 dicembre 2027 il programma generale dovrà essere completato.

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